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Il Mercato dei Cosmetici rispetta le previsioni del Luglio 2010 e chiude l’anno in positivo. Nel corso del 2010 l’economia mondiale è tornata a crescere e, nella previsione dei maggiori centri di ricerca economica, nel 2011 si assisterà al ricongiungimento con i valori del 2007. In questo trend positivo si inserisce l’industria cosmetica italiana soprattutto grazie alla ripresa delle esportazioni, ai trend dei consumi del canale farmacia e alla crescita del canale erboristeria.

Considerando i dati preconsuntivi, il valore del consumo di cosmetici in Italia nel 2010 ha raggiunto i 9.200 milioni di euro, con una crescita rispetto al precedente esercizio dell’1%.

Recenti elaborazioni di Confcommercio evidenziano come la tenuta dei consumi cosmetici nel 2010 sia dovuta ai numerosi investimenti dei consumatori nella cura di sé, secondi solamente alle spese per le abitazioni, conferma di come il cosmetico sia entrato fortemente nelle abitudini degli italiani.

Sul fronte della produzione, si registra una ripresa significativa dei fatturati, +4,7% con un valore che sale a 8.485 milioni di euro. Importante il contributo delle esportazioni, cresciute intorno al 15%. Sono da sottolineare anche gli sforzi delle aziende in termini di investimenti industriali, con un aumento della differenziazione dell’offerta, per far fronte alle molteplici richieste dei consumatori.

 

I canali

Canale farmacia

La quota di mercato nel canale farmacia rappresenta il 15,7% del totale, con vendite che hanno toccato i 1.478 milioni di euro. Più di altri canali di vendita, le farmacie confermano l’attenzione sull’investimento nel prodotto cosmetico, i cui prezzi registrano incrementi inferiori alla media. Ad attribuire al canale farmacia questa buona fetta del mercato contribuisce la fiducia dei consumatori che riconoscono livelli di specializzazione e cura del servizio superiori.

Canale erboristeria

I cosmetici venduti nel canale erboristeria confermano un trend positivo, superiore alla media annuale, con un valore di vendite di 365 milioni di euro ed una crescita del 5,5%. Ciò è dovuto soprattutto alle abitudine dei consumatori,sempre più orientati a concetti salutistici e naturalistici.

Canale profumerie

Dopo periodi di significative contrazioni, dovute ad incrementi di prezzo sostenuti, il canale profumeria segna una sensibile ripresa dello 0,7% con un valore vendite pari a 2260 milioni di euro. In profumeria, con una quota del 24,6% sul totale, si spende comunque il secondo valore di mercato cosmetico dopo la grande distribuzione.

Canale grande distribuzione

Questo canale copre oltre il 44% del mercato cosmetico nazionale, con un valore che nel 2010 raggiunge i  4.100 milioni di euro. Anche nel 2010 la crescita della GDO è sostenuta, in particolare, dal nuovo fenomeno della grande distribuzione specializzata, cioè quelle catene dedicate alla cura della persona e della casa.

Canale porta a porta

Anche per questo canale si registra una crescita superiore alla media. Le vendite coprono più del 4% del totale con un valore che supera i 410 milioni di euro. Va sottolineato che un terzo del canale è costituto da vendite di make-up.

Vendite per corrispondenza

Il sempre maggiore utilizzo da parte dei consumatori della rete Internet fa segnare a questo canale una crescita delle vendite di 20 punti percentuali, con un valore di mercato di 60,5 milioni di euro.

Canali professionali

Nel 2010 si assiste alla ripresa dei consumi dei cosmetici nei canali professionali, che superano gli 890 milioni di euro. Ma mentre per gli istituti di bellezza si verifica un aumento dell’ 1,8%, per i saloni di acconciatura pesa la diminuzione delle frequentazioni medie e della rivendita che è arrivata ai livelli minimi delle ultime stagioni.

Confrontando i dati, si evince che la farmacia e l’erboristeria sono più di tutti i canali che hanno saputo assecondare le nuove opzioni di acquisto dei consumatori, passando dai 1.124 milioni di cosmetici venduti nel 2002 agli attuali 1.844 milioni, con una crescita media del 5%.

 

I PRODOTTI

Grazie al Centro Studi e Cultura d’Impresa di Unipro è stato possibile valutare l’andamento del mercato dei cosmetici nel 2010 anche relativamente alle diverse tipologie di prodotti.

Ancora una volta la fanno da padrone i prodotti per il corpo, con una percentuale del 16,2% sul totale delle vendite e una cifra che si aggira sui 1.270 milioni di euro. All’interno di questa categoria è significativa la percentuale dei prodotti per la cellulite (valore delle vendite di quasi 107 milioni di euro) e quella di acque ed olii per il corpo (valore di poco sopra i 32 milioni di euro). In calo invece le vendite dei solari e pigmentanti ( -2,3%) e di rassodanti, zone specifiche ed antietà corpo ( -1,9%).

I prodotti per il viso rappresentano la seconda famiglia per peso specifico, con 1.181 milioni di euro ed una crescita di un punto percentuale. A parte le salviettine viso che crescono del 7,8% e le creme antietà ed antirughe che crescono del 3%, per tutti gli altri segmenti si assiste ad un ridimensionamento, in particolare i contorno occhi e zone specifiche e le creme idratanti e nutrienti.

Al terzo posto tra le famiglie di prodotto vendute sul mercato cosmetico si trovano i prodotti per capelli e cuoio capelluto che registrano comunque tutti una contrazione. In particolare per gli shampoo si assiste ad una flessione dello 0,8%, per i dopo shampoo,balsami e maschere un calo del 2,5%, e per i coloranti e spume colorate una flessione del 3,5%.

Anche i prodotti igiene corpo sono in controtendenza rispetto ai trend generali, con una contrazione dello 0,7% ed un valore di mercato prossimo ai 1.060 milioni di euro.

Vanno segnalati i prodotti che nel 2010 si sono contraddistinti per un significativo incremento delle vendite e cioè i solventi con una crescita del 16,1%, le confezioni regalo donna cresciute del 14,4%,  i cofanetti trucco ( + 11,3%), gli smalti ( + 7,2%), i depigmentanti ( + 6%), i prodotti igiene piedi    ( +5,8%), la profumeria alcolica ( +3,1%) e i prodotti igiene intima ( +2,5%).

 

IL FATTURATO DELL’INDUSTRIA COSMETICA ITALIANA

Il valore della produzione nel 2010 aumenta significativamente con un fatturato che sale a 8.485 milioni di euro. Il mercato interno (cresciuto dell’1,3%)  incide marginalmente, mentre la rilevante ripresa delle esportazioni, aumentate del 15% per un valore prossimo ai 2.350 milioni di euro, sostiene i fatturati delle imprese italiane. Il dato è in attesa di essere confermato dalle statistiche Istat di chiusura e potrebbe essere addirittura ben più positivo.

Risulta evidente quindi come le imprese italiane abbiano recuperato ampie fasce di mercato, dimostrando quella flessibilità che da tempo caratterizza l’offerta nazionale.

La ripresa dei consumi, anche nel 2011, creerà le opportunità per qualificare ulteriormente queste caratteristiche positive.

Se si osservano i dati sulle esportazioni italiane si nota che pesano positivamente le crescite di aree molto importanti per l’export italiano, come la Germania (+ 38%), gli Stati Uniti (+ 29,7%) e la Russia (+22,6%); mentre solo i Paesi Bassi e la Grecia mostrano il segno meno, rispettivamente con un -3,5% ed un -14,7%.

 

Si ringrazia l’ufficio stampa UNIPRO per la documentazione fornita


 


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